Libri
Nel giro di poche generazioni, il Pianeta ha assistito a un aumento impressionante della popolazione, a crescenti richieste di cibo, e a una tendenza preoccupante verso preferenze e stili alimentari che impongono un pesante onere alle risorse che abbiamo a disposizione. ​ La tempesta perfetta. Acqua, cibo e 8 miliardi di consumatori naviga tra le complessità di una società globale in cui sovraconsumo, spreco alimentare e disparità nell'accesso a una dieta sana stanno raggiungendo livelli critici. Secondo le stime, circa 3 miliardi di persone non possono permettersi una dieta nutriente e, al tempo stesso, fino al 50% delle risorse alimentari viene sprecato a causa di problemi tecnici, preferenze dei consumatori ed eccesso di cibo: cifre che dimostrano che la sicurezza alimentare si estende ben oltre le questioni di produzione e approvvigionamento. Il libro getta luce sui volumi massicci di acqua, energia, terra e risorse sprecati a causa di perdite, sprechi e sovralimentazione. Esplora la coesistenza paradossale di un'alta efficienza nella produzione e una bassa efficienza nei sistemi alimentari, sottolineando le gravi conseguenze sulla salute pubblica e ambientale. Estende lo sguardo alle connessioni tra acqua ed energia, esponendo le intricate relazioni che influenzano il ​ riscaldamento globale e modificano i sistemi idrici. La tempesta perfetta. Acqua, cibo e 8 miliardi di consumatori lascia i lettori con un appello all'azione, esortando una riconsiderazione collettiva dei nostri ruoli come consumatori, sostenitori e custodi di un ​ futuro sostenibile. proteine animali alla prevalenza di quelle vegetali nella nostra dieta è però ineludibile, avverrà e avrà implicazioni enormi. Sarà una rivoluzione.
Il 20 settembre 1943 alle quindici e trenta un manipolo di ufficiali nazisti varca la soglia di palazzo Koch, elegante sede della Banca d’Italia. Fra loro c’è il tenente colonnello delle ss Herbert Kappler, comandante dello spionaggio hitleriano. I tedeschi presentano le loro richieste al governatore Vincenzo Azzolini: vogliono l’oro della Banca d’Italia, tutto l’oro. In quel momento, nei suoi caveaux, l’istituto di via Nazionale ne custodisce quasi 120 tonnellate. Un solo uomo, all’interno della banca centrale, decide di opporsi e organizza un sofisticato inganno per impedire ai nazisti di trafugare la ricchezza degli italiani. Si chiama Niccolò Introna, è un dirigente di settantacinque anni, un fervente valdese che tiene sermoni alle comunità di fedeli nei giorni di festa. Durante il fascismo, Introna aveva combattuto in segreto la corruzione e il sistema cleptocratico attorno a Mussolini, documentando le operazioni del duce per trafugare il denaro pubblico. Eppure, il suo nome, per le vicende finora mai raccontate e portate alla luce in questo libro, verrà volutamente cancellato e dimenticato. Federico Fubini ha avuto accesso alle circa ottantamila pagine di documenti, in parte riservati, che il funzionario accumulò per tutta la vita, e ricostruisce per la prima volta, in modo inoppugnabile, l’appropriazione di denaro pubblico da parte di Mussolini e tutta la sofferta vicenda dell’oro della Banca d’Italia.
«La chimica ha questo potere: fare da ponte tra chi studia la vita e chi invece studia la natura nei suoi componenti assolutamente fondamentali. È l’anello di congiunzione tra le particelle subatomiche e il metabolismo di un batterio, ma ha un linguaggio tutto suo: lo impareremo assieme.» L’universo è un posto semplice, almeno chimicamente. O forse no? Siamo circondati da una moltitudine di elementi chimici, eppure l’universo, nel suo complesso, è dominato da idrogeno ed elio. Da qui l’autore prende le mosse per intraprendere un viaggio appassionante e misterioso, in questo saggio che incrocia chimica, astronomia, fisica e vita quotidiana. Dove nascono gli elementi e cosa tiene insieme i «mattoni della vita»? Perché sono così concentrati sul nostro pianeta e non ugualmente distribuiti nello spazio? Dietro alla nascita della vita sulla Terra, cosa si nasconde? Cosa può dirci la chimica sulla composizione di una cometa e qual è il legame tra due scienze apparentemente distanti, eppure così connesse? Il chimico e divulgatore Giuseppe Alonci prova a rispondere a queste domande, affrontando con entusiasmo un dibattito ancora aperto e mostrandoci come la conoscenza della chimica possa essere un’alleata fondamentale nell’avanzamento delle scoperte scientifiche. Perfino nella sfida ultima di trovare tracce di vita su pianeti lontanissimi. Un libro coinvolgente, che accompagna il lettore a spasso «tra molecole e pianeti», offrendo una comprensione più profonda dei meccanismi che regolano l’universo.
Perché ci sentiamo sempre stanchi? Perché facciamo fatica ad addormentarci o ci svegliamo di continuo? Come possiamo aiutare il corpo a riposare?Antonella Viola ci introduce ai ritmi circadiani, ovvero le oscillazioni delle funzioni di tipo fisico e comportamentale che seguono il più antico e meraviglioso orologio del mondo: l’alternanza di luce e buio. Il sonno, la temperatura corporea, la fame, le difese immunitarie e persino il dolore sono tutti soggetti a questo ascendente. L’adattamento degli organismi all’ora del giorno, così come i loro cambiamenti ritmici, è stato documentato da molto tempo, ma solo recentemente la scienza ha iniziato a comprendere quanto i ritmi circadiani influiscano sul nostro benessere. Il sonno, così importante per la nostra salute, è regolato da un ritmo circadiano chiamato appunto ritmo sonno-veglia, strettamente legato all’alternanza di luce e buio. La sincronizzazione dei nostri orologi biologici è quindi necessaria per proteggere il sonno e tutte le attività ad esso legate, come il consolidamento della memoria, ovvero quel processo che trasforma l’esperienza in ricordo. Ma non è solo la memoria del cervello a consolidarsi mentre dormiamo: anche la memoria immunologica, che ci permette di difenderci da virus e batteri, matura durante il riposo, e non a caso la perdita di sonno è associata a una maggiore suscettibilità alle infezioni. Il tempo del corpo ci svela la scienza dietro tutti questi meccanismi e Antonella Viola è la nostra guida d’eccezione che con gli strumenti rigorosi, creativi e sorprendenti della ricerca scientifica farà entrare nelle nostre vite il concetto di tempo biologico, aiutandoci a organizzare le giornate in modo da concedere al nostro corpo il tempo di cui ha felicemente bisogno.
Sima ha vent'anni e frequenta l'università a Kabul, il sogno che ha fin da quando era bambina e che, grazie a un'associazione italiana, è diventato realtà. All'arrivo dei talebani in città, il 15 agosto 2021, il suo sogno, però, si infrange e Sima comprende che l'unica cosa che può fare è nascondersi, sperando che nessuno sveli il suo passato. Come lei, anche la sua amica Aziza è terrorizzata. A un passo dalla laurea in giurisprudenza e dall'obiettivo di diventare avvocato, sa che i diritti che il nuovo governo ha deciso di mantenere per le donne si reggono su un filo molto sottile e che manca poco perché si torni alle limitazioni e alle atrocità dei racconti di sua madre. Queste due ragazze hanno una sola speranza, Vittoria, una giornalista italiana che per le donne afgane ha fatto molto e molto vorrebbe ancora fare, ma ha le mani legate. Nessuno può più andarsene da Kabul e anche solo essere in contatto con lei per le ragazze potrebbe costituire un pericolo. È così che, attraverso brevi messaggi, fotografie rubate, articoli di giornale, tentativi di fuga alla frontiera si dipana questa vicenda, tratta da una storia vera. Ed è dall'incontro e a volte anche lo scontro di culture che ci accorgiamo di quanto la nostra promessa di occidentali a quel paese, e alle sue donne in particolare non sia stata rispettata. Abbiamo detto loro di studiare, perché lo studio è affermazione, è costruzione dell'identità, è libertà perché chi studia non potrà più essere schiavo. E poi ce ne siamo andati, abbandonandole in un mondo in cui una donna non sposata, una donna istruita è considerata una fuorilegge. Ma forse c'è una luce in fondo a questa buia notte afgana.
«Mi osservo di nuovo, mi sono separata da una parte di me che dovevo lasciar andare. Ora c'è una nuova leggerezza che prende spazio. Il mondo fuori è lo stesso, ma io sono diversa.» La vita è imprevedibile. Nel bene e nel male, non è mai dato sapere cosa succederà domani; quello che sembra un percorso già tracciato e sicuro può trasformarsi in una strada impervia, disseminata di ostacoli inattesi, di difficoltà che appaiono insormontabili. Ma non ci sono vie secondarie o scorciatoie: si può solo andare avanti, cadendo e rialzandosi, con la meta ben chiara in testa. Tutto questo Serena Banzato l'ha imparato sulla propria pelle e lo ha affidato a queste pagine, sperando che possano aiutare altri a superare i propri momenti bui. Il suo è un racconto autentico - e una riflessione profonda - sul viaggio di una giovane donna, mamma e atleta che realizza il sogno di partire per il cammino di Santiago, e su come questa esperienza le abbia cambiato la vita per sempre, nel modo più inaspettato. Sì, perché Serena è scampata alla morte per un sospiro: ciò che sembrava un infortunio da nulla, si è rivelato l'inizio di un incubo che mai avrebbe immaginato di vivere. Ma, nella tragedia, ha imparato che le seconde occasioni esistono e che le matite, anche se spezzate, possono colorare ancora. Tra aneddoti personali e pillole di saggezza appresa lungo il cammino, fisico e metaforico, l'autrice si libera passo dopo passo di quei pesi inutili - il senso di colpa, i rimorsi, l'ansia - che tutti ci carichiamo sulle spalle e che ci rallentano, impedendoci di apprezzare quanto abbiamo di più importante: la vita stessa, e le persone per cui vale la pena «allacciarsi le scarpe e ripartire da zero».